Rideo ha iniziato a giocare a bocce nei primi anni del dopo guerra , nell’allora bocciofila San Lazzaro - diventata oggi Polisportiva Modena Est - di cui è rimasto socio per oltre 60 anni senza mai trasferirsi in altra società. Da sempre accanito sostenitore del gioco delle bocce ed abile stratega, spesso raccontava di quando incontrava i campioni dei tempi passati sui campi di terra battuta, quando ancora si giocava all’aperto, spiegava come negli anni era cambiato il gioco con l’avvento dei bocciodromi coperti e degli attuali campi sintetici, in ogni caso ripeteva spesso, nonostante tutti i cambiamenti avvenuti rimane sempre un gioco ed un mezzo per socializzare. Era orgoglioso dei campioni che avevano onorato la maglia della sua società, da quelli di una volta Guerra e Strucchi vincitori della Coppa Ghirlandina, Cavalieri e Tinarelli vincitori del Gran Premio Città di Salsomaggiore, Schiavi Ercole che in coppia con Dondi si aggiudicarono i campionati italiani a coppie, ad Ermanno Ascari vincitore nel 1987 del campionato italiano a terne insieme a Cavalieri e Bellei . Negli anni aveva scoperto un'altra passione oltre alle bocce, gli piaceva lavorare il legno ed ha prodotto parecchi modelli di barche e quadri con la tecnica del mosaico utilizzando pezzi di legno.
Gli ultimi mesi della sua vita, quando a causa del suo stato di salute era costretto a rimanere in casa , ogni giorno chiedeva quanta gente c’era a giocare a bocce, si preoccupava che tutti i campi fossero in funzione. Nonostante si rendesse conto che stava per lasciarci, era preoccupato che gli attuali dirigenti a causa delle esigenze di bilancio, vedendo campi inutilizzati potessero ridurre il numero dei campi da bocce ed assegnare gli spazi ad altre attività. “Quello è l’unico ed ultimo posto dove le persone anziane possono ancora trascorre qualche ora della giornata in compagnia degli amici, stare seduti a fare chiacchere senza essere cacciati perché consumi poco o niente"